«Vedere un milione di ragazzi inginocchiati, la veglia del sabato sera, e il silenzio che veniva da loro è stato spiazzante, stordiva, lasciava increduli. È stato il momento più forte di questa Gmg». Don Riccardo Redigolo, direttore della Pastorale giovanile della Diocesi, racconta così il passaggio più emozionante della Giornata mondiale della Gioventù, così come l’ha vissuta nei primi giorni di agosto, in Portogallo.
«Soprattutto – sottolinea don Riccardo – sono rimasto meravigliato di come la fede o la ricerca e il desiderio di Dio ci siano in tutti i giovani. Il desiderio, inteso etimologicamente come “mancanza di una stella” e perciò ricerca con tutte le forze per trovarla, è quello che ho visto nella stragrande parte dei giovani».
Don Redigolo parla di tutti i ragazzi che ha accompagnato, provenienti dalle comunità diocesane – erano quattrocento – ma in generale di tutti i partecipanti: «La Gmg è stata grande per l’esperienza mondiale che ha rappresentato, per Papa Francesco, che si è speso e donato anche oltre le sue attuali possibilità fisiche, e per la paternità espressa dal Patriarca verso tutti i ragazzi della Diocesi». In effetti la veglia del sabato sera, come sempre è accaduto nelle edizioni della Giornata mondiale della Gioventù, è stata il momento più emozionante: vuoi per la luce del tramonto, vuoi per il senso di enorme sacralità che è il silenzio di un milione di ragazzi in preghiera, vuoi per le parole a braccio di un Pontefice che sa parlare al cuore di chi ha diciott’anni. Poi, certo, si tratta di fare il modo che la Gmg non sia solo una grande ma passeggera emozione e che diventi invece un mattone su cui costruire. Proprio con questo obiettivo è già stato organizzato un incontro a cui sono invitati tutti i quattrocento presenti a Lisbona con la pastorale giovanile, i quattrocento veneziani del Cammino neocatecumenale e i gruppi che hanno partecipato singolarmente.
Sarà domenica 10 settembre, a Jesolo Lido, in piazza Milano: il ritrovo è fissato per le 10 e seguiranno la Messa, il pranzo al sacco, la riflessione sulle parole di Papa Francesco e la condivisione di idee e riflessioni, per finire poi con un momento in spiaggia e il bagno in mare per tutti coloro che vorranno.
«Per me – rimarca don Riccardo – la Gmg è stata una grande opportunità. Ma aver sentito fortemente il desiderio di Dio ed essersi meravigliati di fronte a Lui può diventare un’esperienza che presto si dimentica se non la si riaccende. Perciò l’appuntamento del 10 settembre è importante non solo per riannodare le tante amicizie che sono nate in Portogallo, ma anche per raccontare e testimoniare quel momento forte di fede».
Giorgio Malavasi