L’avvio della stagione turistica spinge la crescita occupazionale, che nel mese di aprile registra un aumento di 19.300 posti di lavoro dipendente, la maggior parte dei quali a tempo determinato.
Lo segnala il nuovo report di Veneto Lavoro, l’ente regionale che svolge un ruolo di sostegno alle politiche del lavoro.
Il bilancio dei primi quattro mesi del 2025 si conferma positivo e pari a +40.300 posizioni lavorative, un risultato tuttavia inferiore a quello del biennio precedente.
Il settore industriale registra una modesta crescita dei posti di lavoro ma si fanno più evidenti i segnali di flessione o vera e propria contrazione che caratterizzano alcuni comparti del made in italy.
Nel metalmeccanico il saldo del mese è di poco positivo ma fortemente ridimensionato rispetto ai risultati incoraggianti registrati nella prima parte dell’anno. Saldi negativi nell’industria tessile-abbigliamento e nell’occhialeria, mentre industria calzaturiera e legno-mobilio registrano saldi positivi in leggero aumento, in controtendenza con il resto del settore. Nell’edilizia saldo e assunzioni sono in linea con il 2024.
L’elevato ricorso alla cassa integrazione, confermato dai dati sulle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 diffusi a maggio, potrebbe aver contribuito a mitigare gli impatti nel mercato del lavoro delle difficoltà che, più in generale, stanno interessando il settore industriale.
A livello territoriale, l’andamento del mercato del lavoro è positivo ma in ridimensionamento in tutte le province, soprattutto a Venezia, Vicenza e Padova, dove si registra anche il calo più marcato della domanda di lavoro nell’anno in corso. Belluno registra invece un saldo negativo e peggiore rispetto a quello del 2024. Ad aprile Venezia e Verona si distinguono per un saldo mensile più favorevole rispetto allo scorso anno grazie all’avvio della stagione turistica.
Permane sullo sfondo un quadro economico contraddistinto da elevata incertezza e nel quale continuano a pesare gli effetti delle tensioni geopolitiche e commerciali.