Oggi, in Veneto, si scoprono mediamente 1500 nuovi positivi al giorno, facendo circa 20mila tamponi molecolari. E abbiamo una settantina di persone in terapia intensiva, oltre a circa 600 degenti nei reparti non critici, come Malattie infettive e Pneumologia.
Il 21 marzo, sette mesi fa, nel pieno della prima ondata di epidemia da Coronavirus, in Veneto si faceva circa un settimo dei tamponi di oggi (sui 3mila al giorno) e riscontrando una media di 400 positività. Ma nei reparti di rianimazione c’erano circa 300 persone e circa 1500 erano ricoverate in area non critica.
È questo – sottolinea il Governatore Luca Zaia, nel consueto aggiornamento quotidiano dalla sede di Marghera della protezione civile – il dato che va considerato. Oggi facciamo molta più diagnosi e perciò, cercando molto, troviamo anche molte persone infettate. Ma abbiamo una pressione molto inferiore sugli ospedali, anche perché siamo organizzati meglio nelle cure».
Considerazioni, sottolinea Zaia, per dire che il virus circola, ma la situazione non è paragonabile a quella drammatica di marzo.