Quello dello Scrigno del Doge è un progetto ispirato da 2 milioni di api di Sant’Erasmo. Coordinata da Vittorio Baroni, l’idea nasce per festeggiare tre importanti anniversari: i 50 anni dell’oreficeria Meneghetti di Rialto, i 300 del Caffè Florian in piazza San Marco e i 1600 dalla fondazione di Venezia. Il tutto nel segno delle api, simbolo – in questo periodo segnato dalla pandemia – di una società perfetta. Risultato di cooperazione e altruismo. D’altronde anche la città lagunare, esattamente come le api, nel tempo è sempre stata in grado di unire arti e conoscenze per realizzare sempre nuove cose. Ecco allora che lo Scrigno, prodotto artigianale realizzato a mano da Andrea Baso (la cui impresa affonda le radici a Mestre, nel 1982), diviene il “custode” di un’arte che va tutelata, salvaguardata ed anche riscoperta. Di una tradizione veneziana fatta di abili mani che sono arrivate, tutte insieme, a scrivere un pezzo di storia della città. Perché in questo progetto gioielleria, arte orafa, produzione bio, artigianato e pasticceria arrivano a fondersi. In un mix fra tradizione e innovazione, ingegno e creatività.
«Già nel nome del progetto – ha detto oggi, in occasione della presentazione al Caffè Florian, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano – è racchiusa la grande storia di Venezia, una città unica nel mondo che si è sempre dimostrata resiliente». L’Aqua Granda prima, la pandemia poi. Pur tuttavia riuscendo a ripartire sempre. «I giovani? Devono tornare a Venezia e appassionarsi alla sua tradizione», ha continuato, evidenziandoanche l’importanza di sostenere la candidatura del merletto di Burano a patrimonio immateriale dell’umanità. Una procedura ancora in corso, volta a dare un riconoscimento a quella comunità di merlettaie, ancora presente, che ha voglia di continuare questa tradizione e di trasmetterla alle generazioni future. «Darebbe a loro il giusto merito. I tempi cambiano e i giovani preferiscono altre attività: per questo è importante riportare l’interesse su questa tradizione», ha commentato Sergio Vidal, dell’Atelier buranese gestito insieme a Martina e Marta. Che per lo Scrigno ha realizzato la tovaglietta in merletto. Una realtà, quella dell’Atelier Martina, che produce anche biancheria di lusso e che tra i suoi tessuti ne annovera alcuni ispirati alla città d’acqua e alle sue architetture. «Mantenere un senso di fiducia per il futuro, questo è ciò che bisogna fare», ha aggiunto Renato Costantini, direttore del Florian, riferendosi al periodo attuale. E annunciando che per i primi di dicembre ci sarà la presentazione del francobollo per i 300 anni dello storico Caffè.
Tra i protagonisti dello Scrigno, anche Flavio Marinello e Valentina Lombardi, dell’oreficeria Meneghetti di Rialto. Che, in collaborazione con l’orafo Stefano Ghezzo (classe 1975), la cui Bottega dell’Oro ha sede nel sestiere di San Marco, hanno pensato alla realizzazione del cucchiaino spargi miele in argento e delle api made in Venice, all’insegna della sostenibilità. «La nostra è da sempre un’attività per i veneziani, – hanno sottolineato Marinello e Lombardi – a servizio loro. Il Covid? Ha segnato le nostre economie ma ce la faremo anche questa volta». E se Stefano Ghezzo – che grazie al suo lavoro riesce ad estraniarsi da tutto ciò che lo circonda – ha creato una parure di api in oro e argento composta da anello, orecchini e pendente, Mara La Rosa e la sua famiglia hanno riposto nello Scrigno il loro “Miele del Doge”. Frutto dell’azienda apistica aperta sette anni fa a Sant’Erasmo che, tra i progetti futuri, ha anche quello della commercializzazione dell’idromele. Accanto a tutto questo va ricordata poi la gustosa “Tortina Florian”, ricetta esclusiva dello chef pâtissier Cristiano Strozzi che, tra novembre e dicembre, potrebbe essere insegnata anche negli istituti professionali. Mentre chi volesse assaggiarla, potrà farlo prenotandola una quindicina di giorni prima; oppure prepararla in casa seguendo le indicazioni trascritte dallo stesso chef. Insomma, se da un lato l’obiettivo futuro potrebbe essere quello di accompagnare i visitatori alla scoperta di questi luoghi, vivendo un’esperienza in prima persona, in contrasto col turismo mordi e fuggi, dall’altro sarà pronto a breve il cortometraggio del regista Samuele Semenzato, tutto dedicato agli artigiani dello Scrigno del Doge.
Marta Gasparon