È una comunità attonita, quella di Malcontenta, per la scomparsa improvvisa della diciassettenne Anna Chiti, la giovane morta a bordo di un catamarano ormeggiato nella darsena della Marina Santelena, a Venezia, dopo la sua prima giornata di lavoro. Cause e responsabilità sono in corso di accertamento.
Studentessa all’Istituto nautico “Venier”, nata a Treviso ma residente a Malcontenta, chi l’ha conosciuta la ricorda come una ragazza solare, che trasmetteva una grande gioia di vivere anche ai bimbi dei Grest estivi ai quali da qualche anno partecipava come animatrice. «In parrocchia sarà organizzato un piccolo pellegrinaggio al capitello della Madonna, venerdì 23 alle 20.30, meditando i misteri dolorosi, per affidare a Maria la sofferenza della famiglia e guardando sia alla Passione di Cristo che al mistero della Risurrezione come fonte di speranza». A parlare è il parroco di Malcontenta, don Alessandro Rosin, invitando i giovani – soprattutto chi anima il Grest – a partecipare alla Messa feriale delle 18.30, «ascoltando il Vangelo ed esternando il loro dolore e le loro domande, offrendole nell’Eucaristia. Li abbiamo invitati giovedì, affinché vi sia anche uno scambio dopo la Messa. La possibilità di condividere qualche parola e un abbraccio, ponendo al centro la fede, l’Eucaristia, il Vangelo».
Ed è proprio il parroco a riferire come la scuola media che la giovane studentessa aveva frequentato, abbia osservato lunedì un minuto di silenzio. «I professori – dice – hanno un ricordo di Anna e della sorella ancora vivo nei loro cuori».
Gentile ed educata, la ragazza frequentava il gruppo giovani di Malcontenta, che si riunisce ogni venerdì. Animatrice del Grest, l’anno scorso Anna ha aggiunto alle sue esperienze parrocchiali anche quella come aiuto cuoca, insieme ad altre coetanee, al campo scuola, trasmettendo a tutti la sua voglia di vivere e di dare una mano. Anche la famiglia è attiva e partecipe in parrocchia, prendendo parte e offrendo il proprio servizio alle iniziative organizzate dalla comunità.
Il Polo tecnico professionale, con sede nel sestiere di Castello e comprendente proprio l’Istituto “Venier”, si unisce al cordoglio e all’incredulità per quanto accaduto. A ricordare Anna, lunedì, un mazzo di fiori sul suo banco, un minuto di silenzio in sua memoria e le bandiere a mezz’asta. «Era una ragazza speciale, seria e matura», ricorda il vicepreside e suo ex insegnante, Francesco Criscione, spiegando che l’idea è quella di intitolare ad Anna un laboratorio o un’aula della sede centrale, il prossimo anno. L’intero istituto comprensivo sarà presente alle esequie.
Martedì sera invece, i giovani della Rete degli studenti Medi, di Udu e Cgil hanno organizzato un presidio nel piazzale della stazione ferroviaria. Un centinaio i partecipanti, per commemorare Anna e per condannare le troppe morti sul lavoro. Nell’area metropolitana, «tra gli under 18 – ha spiegato Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia – abbiamo assistito nel 2024 ad una crescita di oltre il 26%, rispetto al 2023, in termini di infortuni sul lavoro: da 1222 siamo passati a 1548».
Marta Gasparon