Stop allo sversamento delle “polveri rosse” tutt’attorno a dove si trovano, al bordo della Romea, di fronte ai supermercati, a due passi da Gambarare.
È l’obiettivo della misura presa dalla Città metropolitana, che ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento di protezione dall’inquinamento nel perimetro del deposito di ceneri di pirite gestito da Veneta Raw Material Srl in Comune di Mira.
Il deposito di ceneri di pirite nasce a metà anni ’60: si tratta degli scarti di lavorazione dell’area del Petrolchimico. All’epoca venne autorizzato un deposito temporaneo di ceneri di pirite che si trasformò in definitivo. Vennero portate fino ad un massimo di 1 milione e 200 mila metri cubi di ceneri, su un’area di 77 mila metri quadrati a ridosso della Romea. A metà degli anni Novanta parte delle ceneri che, seppur inquinanti hanno un valore nel campo dell’edilizia, vennero conferite a dei cementifici. Si stima che ne siano rimasti 750 mila metri cubi.
L’intervento di pulizia della sezione idraulica del fossato di collegamento con il canale Finarda – Mira è finalizzato ad accrescere le misure di protezione del sito e consisterà – spiega la Città metropolitana – nell’installazione di canalette in calcestruzzo per stabilizzare i fossati e favorire l’impermeabilizzare delle sponde e del fondale. In questo modo sarà regolamentato il flusso delle acque meteoriche impedendo che possano finire nel canale Finarda e verso la laguna di Venezia.
La pulizia superficiale del fossato che collega i fossati perimetrali del deposito di ceneri al Canale Consortile Finarda prevede delle attività di rimozione del materiale inquinato (rifiuto) e si svilupperà per tutta la lunghezza del fossato (380 metri circa) suddivisa in 3 fasi: sfalcio del materiale vegetale, compreso alcuni alberi se necessario; scotico del terreno misto a ceneri presenti sul fondale e delle pareti del fossato fino a giungere al terreno naturale con conseguente risezionatura del profilo del fossato; conferimento in siti autorizzati del materiale asportato con qualità di rifiuto. Il cronoprogramma dell’intervento sarà di 17 settimane.
Il deposito di ceneri di pirite si trova in via Bastiette a Mira. Si tratta di rifiuti derivanti dai processi industriali di produzione dell’acido solforico accumulati nel sito fino a metà anni ’90 e che, tra traversie giudiziarie ed amministrative, sono rimasti accumulati sino ad oggi. La Veneto Raw Material, proprietaria delle ceneri, ha adottato le prime misure di emergenza per evitare la dispersione nell’ambiente di ulteriori acque di dilavamento dei cumuli ed ora, su autorizzazione della Città metropolitana e sotto la sorveglianza di tutte le autorità di controllo (Arpav, pompieri, Asl, Regione Veneto, Città Metropolitana stessa), procederà con questo intervento che consentirà di far cessare alle ceneri di pirite la qualifica di rifiuto ed avviarle come materiale adatto alla produzione industriale.