Ma quanta polvere farà l’abbattimento della vecchia sede della Carive di via San Rocco a Mestre? Tanta. Lo rilevano con preoccupazione gli abitanti di tutti i condomini posti tra i numeri civici 34 e 40 di via Manin, riunitisi martedì 28 ottobre per discutere della questione e concordare una linea d’azione.
Ne è uscita una lettera, indirizzata al sindaco Brugnaro così come al direttore dell’Arpav, a quello dell’Ulss 3 così come al questore e al prefetto. La richiesta è chiara: si monitori con attenzione e sistematicità il problema. In concreto: si misuri la quantità di polveri in zona adesso, all’avvio del cantiere, durante i lavori per la demolizione ma anche durante quelli per la ricostruzione.
Spiegano i firmatati della lettera: il problema sollevato – inquinamento da polveri – coinvolge tutti i residenti e gli operatori nel centro di Mestre ma anche chiunque dovesse transitare nei dintorni durante l’abbattimento e i lavori dell’ex Carive in via San Rocco.
E che non si tratterà di quantità modeste lo annuncia il fatto che quasi certamente si tratta del primo abbattimento di un grande edificio nel cuore della città. La demolizione pare programmata per l’inizio del 2026.
L’intervento, guidato da una società frutto di una cordata di tre imprese di costruzioni, intende realizzare un nuovo stabile, che disporrà di venti appartamenti e attici di qualità alta, mantenendo il piano terra destinato ad autorimesse. Il nuovo edificio dovrebbe essere ultimato nell’estate del 2028. (G.M.)
