Si sono conclusi i lavori alla prima facciata dell’edificio Ater di via Triestina, nella periferia di Mestre, dove si è svolta la rimozione del vecchio “cappotto” alla parete est, in parte danneggiato dal maltempo, che è stato sostituito con quello nuovo per l’isolamento termico. Nel contempo, è partita la redazione del progetto per ristrutturare anche il vicino palazzo, sempre in via Triestina 68, dove si trovano altri 57 appartamenti dell’Ater.
Terminata la facciata est, il prossimo passo sarà un intervento generale sul resto dello stabile, che prevede la sostituzione di tutti i serramenti e delle caldaie, il consolidamento delle superfici e la posa di un nuovo rivestimento colorato su tutte le pareti esterne. Non meno importante, l’adeguamento degli ascensori per il superamento delle barriere architettoniche.
Si tratta di lavori, interni ed esterni, alle parti comuni dello stabile e agli impianti, che prevedono una spesa complessiva di circa 3,2 milioni di euro.
“Il primo stralcio di via Triestina 68 si è concluso – afferma il presidente dell’Ater di Venezia, Raffaele Speranzon – manteniamo le promesse e cerchiamo di ristrutturare restituendo dignità e decoro agli edifici vetusti, per migliorare le qualità prestazionali degli alloggi e di conseguenza la qualità di vita dei nostri inquilini. Proseguiremo con vari interventi – aggiunge il presidente – anche per prevenire le infiltrazioni e i danni causati dal maltempo agli edifici di una certa età”.
Le opere sono anche rivolte alla riduzione dei costi di conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari e dei costi di gestione da parte di Ater. Questo grazie all’adeguamento e miglioramento impiantistico e tecnologico, con particolare riferimento alla prestazione energetica e la riduzione di almeno il 40% dei consumi registrati nell’ultimo biennio da parte degli inquilini.