Sono passate alcune settimane dalla grande Festa quinquennale della Madonna dell’Angelo ed i fedeli di Caorle hanno ancora negli occhi e nel cuore le immagini di questa straordinaria dimostrazione di devozione mariana e di valorizzazione delle tradizioni attorno alle quali si è stretta l’intera comunità caorlotta.
Buona parte del merito di aver dato vita ad una così bella edizione di questa celebrazione va attribuito al Comitato organizzatore della Festa della Madonna dell’Angelo, guidato da Giovanni Padovese ormai da diversi decenni. «E’ stata davvero una grande soddisfazione vedere che la Festa si è svolta senza intoppi: solo il meteo ha frenato l’uscita in mare della Caorlina e della Madonna dell’Angelo, ma quella purtroppo è una variabile contro la quale non potevamo fare molto – racconta Padovese –. Organizzare un evento di questa portata comporta un notevole lavoro in termini di burocrazia, garanzia della sicurezza dei partecipanti e del pubblico, negli allestimenti ed in altri aspetti. Il Comitato, aiutato finanziariamente dal Comune di Caorle al quale vanno certamente i nostri più sinceri ringraziamenti, ha profuso il massimo sforzo per la buona riuscita della Festa. Se guardiamo al futuro – e quindi alle prossime edizioni della Festa – va però evidenziato che serve un ricambio generazionale o comunque l’ingresso di nuove forze all’interno del Comitato per poter garantire l’efficace organizzazione dell’evento». Proprio per queste ragioni l’ing. Padovese ha già annunciato le sue dimissioni da Presidente del Comitato. Comitato che, ad oggi, è composto da circa una quindicina di persone, in buona parte ultrasettantenni.
«Giunti a questo punto, un passo indietro da parte mia è necessario non solo per ragioni anagrafiche (Padovese ha 76 anni), ma anche per incentivare chi potrebbe essere interessato a subentrare nel Comitato a farsi avanti, assicurando il futuro di una delle tradizioni più sentite dai caorlotti. Sarò certamente a disposizione per aiutare chi arriverà dopo di me, mettendo a disposizione tutto il lavoro che il Comitato ha fatto in questi anni, ma – conclude Padovese – è davvero arrivato il momento di passare il testimone».
L’auspicio, ora, è che qualche giovane caorlotto o caorlotta con spirito di servizio e amore per la propria città possa raccogliere questa eredità preziosa. La Festa della Madonna dell’Angelo è infatti un momento di fede unico per Caorle, ma è anche identità, memoria collettiva, simbolo di appartenenza.
Il Comune, le parrocchie, le associazioni e la cittadinanza tutta saranno chiamati nei prossimi mesi a interrogarsi su come mantenere viva questa tradizione, valorizzando quanto fatto sinora e guardando al futuro con rinnovata energia.

