Anche questa estate inizia con un grande e significativo impegno delle comunità cristiane nel sostenere la vita delle famiglie attraverso molte proposte per i ragazzi e i giovani. L’estate si conferma un tempo per allargare l’offerta formativa delle parrocchie e, allo stesso tempo, mettersi in ascolto delle esigenze che vengono dal territorio.
Sono tanti i giovani, tra loro molti sono ancora minorenni, che si impegnano in un servizio di animazione e di accompagnamento dei più piccoli spesso con una generosità che genera stupore e ammirazione: troppo spesso abbiamo parole di biasimo o di preoccupazione per i ragazzi, ma in questi frangenti emergono molte inaspettate sorprese. Non mancano certo le difficoltà, ma non va trascurato un elemento interessante: l’apertura a famiglie che in chiesa non ci metterebbero mai piede.
Questo significativo impegno è anche un segno di vitalità delle nostre parrocchie e un’ulteriore prova dello zelo dei nostri parroci, che non va mai dimenticato: i nostri preti hanno già sulle spalle la fatica dell’iniziazione cristiana dell’anno pastorale appena conclusosi e stanno già preparando il cammino educativo che riprenderà a settembre… fatiche a cui si sommano tutte le altre attività ordinarie e straordinarie.
Tutto questo non può che portare anche a delle necessarie riflessioni. Vorrei partire da una frase di Papa Leone che mi ha dato da pensare: pochi giorni fa, incontrando i Fratelli delle Scuole Cristiane, sulla scia di Papa Francesco, ha ricordato che si deve «evangelizzare educando ed educare evangelizzando»; il Papa ha poi evidenziato l’importanza della «sinergia» tra tutte le «componenti formative».