La benedizione, il taglio del nastro e poi un calcio in porta: gol. Nasce oggi, giovedì 8 ottobre, il nuovo polo sportivo del Venezia Football Academy presso il Centro Card. Urbani di Zelarino.
Sono così fruibili i due nuovi campi da calcio realizzati dal Venezia Football Academy per gli allenamenti dei ragazzi e per le attività ludico-ricreative, realizzato nella collaborazione tra Patriarcato di Venezia e l’Academy del Venezia.
Presente il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il Patriarca Francesco ha, appunto, benedetto la nuova struttura e ha spiegato il senso dell’operazione: «Gli spazi che inauguriamo – ha detto mons. Moraglia – sono una scommessa sportiva ma, prima di tutto, educativa. Essi sono un’attenzione concreta verso i nostri giovani».
In questo tempo emergenziale, poi, l’iniziativa assume un ulteriore valore: «Oggi tutto ciò diventa segno della ripartenza per il nostro territorio, per cui ringrazio il Sindaco, sempre presente e attento alle tematiche giovanili. Lo sport è “competizione”, “ricerca”, “valorizzazione” del talento, “allenamento” e sacrificio, in vista della migliore prestazione possibile. Si tratta – ha continuato il Patriarca – di elementi fondamentali, in vista della prestazione agonistica. Ma all’attività sportiva va riconosciuto prima la caratteristica di disciplina formativa, ossia, in grado di far crescere ogni persona e, in specie, bambini, ragazzi, giovani in genere. Lo sport è scuola che insegna a sapersi relazionare con tutti (compagni avversari, arbitri, ma, innanzitutto, con se stessi); una scuola quindi che dal “campo di gioco” si trasferisce alla vita, insegnando lealtà, rispetto e l’accettazione del risultato, sia che si tratti di una vittoria sia una sconfitta».
Irrinunciabile poi è il compito che, in secondo luogo rispetto ai papà e alle mamme, hanno dirigenti ed allenatori verso i ragazzi loro affidati e che devono trovare negli adulti che li allenano un riferimento sicuro, certo, autorevole. «E’ necessario ribadire – ha affermato mons. Moraglia – che un allenatore del settore giovanile è prima di tutto un educatore che, quindi, deve insegnare il senso della responsabilità, dell’umanità, dell’onestà morale ed intellettuale; doti che vengono prima di quelle agonistiche quali competenza e mentalità vincente. Doti che prima bisogna aver acquisito personalmente se si vuole che ispirino il prezioso contributo a favore dei ragazzi e del team».
«Così – ha concluso il Patriarca Francesco – mentre inauguriamo il polo sportivo situato a fianco del Centro pastorale della Diocesi, auguro a tutti di cogliere al meglio questa opportunità per riuscire a crescere non solo come individui ma come persone capaci di stare insieme gli altri, divertirsi e tentare imprese, possibilmente vincenti».