Quattro nuovi finanziamenti all’ospedale IRCCS San Camillo del Lido di Venezia dal Ministero della Salute. Una conferma di eccellenza dell’istituto di ricerca lidense, riconosciuto in particolare per la riabilitazione neurologica, che si aggiudica così circa 1.795.000 euro destinati a finanziare l’attività di ricerca di quattro ricercatori: la dott.ssa Maria Montefinese, il dott. Giovanni Pellegrino, il dott. Andrea Turolla e il professor Marco Zorzi.
I ricercatori hanno presentato quattro progetti, tutti volti a sviluppare e migliorare le pratiche di neuroriabilitazione per pazienti affetti da ictus. Gli studi verranno condotti presso i laboratori dell’Istituto.
Ogni progetto sarà seguito da un’équipe di esperti composta da collaboratori interni ed esterni al San Camillo IRCCS, tra cui professori e ricercatori provenienti dalle Università di Ghent, Londra, Padova e Roma.
«Questi studi – spiega il direttore scientifico dell’IRCCS San Camillo, Dante Mantini – ci consentiranno di fare passi avanti nella diagnostica e nel recupero post-ictus, grazie a tecniche di neuroimmagini e neurofisiosiologia, combinate a metodiche neurocomputazionali, per il fine ultimo di aumentare l’efficacia della riabilitazione personalizzata del paziente colpito da ictus».
Nello specifico, il progetto di Maria Montefinese si focalizza sul recupero dall’afasia in seguito all’ictus e in particolar modo sul recupero del significato delle parole, mentre lo studio di Giovanni Pellegrino ha come obiettivo quello di esaminare come l’attività cerebrale in pazienti con ictus è alterata e di migliorare il recupero funzionale attraverso la stimolazione transcranica a corrente alternata.
Lo studio di Andrea. Turolla si concentrerà sull’analisi dei movimenti dell’arto superiore dopo l’ictus utilizzando segnali elettrici che provengono dai muscoli e le potenzialità della realtà virtuale mentre nella ricerca affidata a Marco Zorzi verranno indagate le dinamiche dei movimenti oculari in pazienti colpiti da ictus al fine di predire, tramite tecnologie avanzate come il machine learning e l’intelligenza artificiale, il recupero funzionale.
«Siamo orgogliosi di essere tra i primi istituti di ricerca in Veneto per numero di progetti vinti e il primo per importo erogato – afferma Mario Bassano, amministratore delegato della San Camillo Srl – e continueremo a sviluppare la nostra ricerca, nella speranza non solo di identificare nuove soluzioni e cure per una delle patologie più diffuse e invalidanti come l’ictus cerebrale, ma anche per offrire opportunità professionali ai tanti ricercatori italiani e non solo che meritano di essere sostenuti nel loro prezioso lavoro».