Il sistema di accesso nella Basilica di San Marco attraverso la bigliettazione esclusivamente online e nominativa è entrato nel vivo da martedì scorso. E, secondo il primo procuratore Bruno Barel, sta già mostrando i suoi primi frutti, a conferma di una scelta che si sta rivelando efficace su più fronti. «Di riscontri ce ne sono già e pure molto positivi. Il primo luglio, nel corso dell’intera giornata, non abbiamo registrato code all’esterno, se non nella prima mattinata e soltanto perché i visitatori si sono presentati sul posto in anticipo. Parliamo comunque di 5-7 minuti di attesa», riferisce l’avvocato Barel.
L’acquisto del ticket online è stato stabilito per eliminare le lunghe code che si formavano all’esterno della cattedrale veneziana, in attesa di entrarvi, e per porre un freno al fenomeno del “secondary ticketing” a tutela di privati e tour operator corretti. L’introduzione di questo nuovo sistema consente di visitare gratuitamente un numero importante di chiese di Venezia, tra cui alcune normalmente non visitabili: a regime saranno oltre 45.
«I nostri collaboratori sono stati eccezionali – riferisce l’avvocato Barel – agevolando chiunque dinanzi ad incomprensioni e mancanza di informazioni». La gente che lo necessitava è stata aiutata a comperare il ticket d’ingresso per via telematica, senza riscontrare particolari criticità. «Il risultato? Per quanto riguarda i tour operator abbiamo raggiunto il tutto esaurito, mentre i privati hanno avuto modo di trovare il biglietto anche all’ultimo minuto. Era da mesi che non succedeva», osserva Barel, con riferimento al fenomeno dell’abusivismo, con cui anche la Basilica si è ritrovata suo malgrado costretta a fare i conti, con soggetti che si accaparravano un grosso numero di biglietti per poi rivenderli all’esterno della chiesa ad un prezzo maggiorato, a scapito di molti turisti ignari dell’inganno. «Quanti visitatori martedì scorso? Almeno 5.000. Per i privati, in questi giorni, di posti a disposizione ce ne sono ancora, mentre quelli per i tour operator sono finiti anche oggi (mercoledì, ndr), distribuiti sui vari slot di mezz’ora ciascuno». Quattordici in tutto, dalle 9.30 alle 16.30.
Un nuovo sistema, quello avviato dalla Procuratoria, inserito in una fase sperimentale iniziale, della durata complessiva di sei mesi, che ha permesso anche di ampliare il numero degli accessi in Basilica giornalieri, proprio alla luce di una loro gestione maggiormente ordinata e regolata: da 4.200 a 5.200. «Possiamo dire – conclude il primo procuratore – di aver ottenuto i vari risultati che ci eravamo prefissati: più accessibilità, più ordine e più flessibilità per chi arriva all’ultimo minuto».
Marta Gasparon