Non era forse mai accaduto nella diocesi di Venezia: che i beni di un sacerdote venissero messi all’asta dopo la sua morte, con finalità benefiche. Il sacerdote in questione è don Franco De Pieri, già parroco del Corpus Domini e di San Paolo di Mestre, fondatore e presidente del Centro Don Lorenzo Milani. Sabato 16 marzo, a partire dalle ore 15, a Santa Maria delle Grazie (via Poerio 32 a Mestre) saranno venduti al miglior offerente 150 pezzi tra quadri, sculture, arredi sacri e mobili.
A volere che i beni posseduti in vita potessero far del bene dopo la propria morte è stato don Franco stesso: lo ha lasciato scritto nelle sue volontà testamentarie. Nel Natale 2016, a un anno dalla scomparsa avvenuta il 23 dicembre 2015, era già stato effettuato un mercatino con i 600 presepi della sua collezione, provenienti da ogni angolo del mondo. Allora erano stati raccolti più di 12 mila euro, andati in beneficenza.
Questa volta tocca agli oggetti d’arte, custoditi finora nella sua casa di via Filzi a Mestre. Alcune opere don Franco le aveva ereditate da mons. Vecchi, che era stato assistente degli artisti cattolici veneziani e aveva ricevuto doni da qualcuno di loro. Uno di questi è un quadro che raffigura lo stesso mons. Vecchi, dipinto da Marco Novati, le cui opere sono state esposte in diverse edizioni della Biennale di Venezia e si possono trovare anche nelle collezioni di Ca’ Pesaro e della Bevilacqua La Masa. Anche diversi mobili di antiquariato erano di proprietà di mons. Vecchi: era stata la madre a lasciarli al sacerdote veneziano. Altre opere ancora sono state donate direttamente dagli artisti a don Franco, nel corso della sua vita. Le rimanenti, sono state raccolte dal presidente del Centro Don Milani, animato da una sincera passione per l’arte.
L’elenco completo delle opere che andranno all’asta, con le quotazioni di partenza, si può trovare nel sito www.monsignorvecchi.it, nella sezione “don Franco”. A partire da domenica 10 marzo, al primo piano del Centro S. Maria delle Grazie, sopra la libreria S. Michele, i 150 pezzi in vendita rimarranno esposti dalle 10.30 alle 19.00 fino al giorno dell’asta, in modo che tutti i potenziali compratori possano prenderne visione. Ci saranno gli esperti d’arte e gli antiquari, certo. Ma trattandosi anche di oggetti per i quali il valore affettivo supera quello economico, sono invitati anche tutti quelli che hanno conosciuto don Franco e ne hanno apprezzato l’opera.
Anche i parroci veneziani potrebbero apprezzare alcuni oggetti d’arte sacra, come paliotti, lanterne, reliquiari, aste da processione. E c’è chi potrebbe apprezzare anche una perfetta riproduzione in scala dei cavalli che campeggiano sulla terrazza della Basilica di S. Marco a Venezia.
Se i prezzi, offerta dopo offerta, voleranno, si farà solo il bene di molte persone: quelle assistite dalle S. Vincenzo delle parrocchie del Corpus Domini e di S. Paolo, già destinatarie di quanto raccolto con la vendita dei presepi. E quelle che don Franco aveva cominciato ad aiutare sull’altra sponda dell’Atlantico, in quel Brasile in cui è stato un paio d’anni in missione. Il Centro Don Lorenzo Milani, organizzatore dell’asta, si farà garante della destinazione benefica dei fondi raccolti. Continuando a mantenere viva la memoria del suo fondatore, con questa e altre iniziative che promuoverà in futuro. (P.F.)