Sarà dedicato al dialogo interreligioso e ai contenuti dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco lo Jesolo Sand Nativity del 2024. L’annuncio è stato dato questa mattina nella conferenza stampa tenuta dal sindaco Christofer De Zotti con il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, a Jesolo per la festa del Patrono. Con loro anche il parroco di Jesolo, don Gianni Fassina.
La nuova edizione del celebre presepe di sabbia di Jesolo sarà dunque dedicata all’enciclica pubblicata il 3 ottobre 2020 e firmata dal Santo Padre proprio sull’altare della basilica di San Francesco ad Assisi che lo scorso inverno ospitò una maestosa natività realizzata con la sabbia della città. Pur essendo un evento cristiano, la Natività è aperta a tutti. Si tratta, infatti, del momento in cui il Divino si fa storia e afferma la dignità di ogni uomo. “Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà” scrive papa Francesco nel suo documento. Il filo conduttore dell’enciclica è la parabola del buon samaritano.
Il Patriarca mons. Moraglia ha sottolineato il ruolo di Jesolo sul tema del dialogo a partire proprio dal presepe di sabbia: «Il dialogo non è dimenticare chi siamo. Il dialogo è partire da una consapevolezza che incontra gli altri. Io vedo qui la possibilità di lavorare culturalmente su un gesto artistico che si caratterizza nell’unione tra il bello e il vero. Il presepe di sabbia è un’opera d’arte ed è il bello che diventa vero. Qui si riscopre la cultura come qualcosa che plasma le nostre anime. Siamo tutti dipendenti dalla comunicazione: abbiamo tanti contatti ogni giorno, ma non incontriamo nessuno. Questo è disumanizzante».
L’obiettivo dello Jesolo Sand Nativity, giunto alla sua 22esima edizione, sarà quello di contribuire a un messaggio di pace e dialogo. Per certi versi un filo rosso che unisce le ultime tre edizioni del presepe di sabbia jesolano: l’edizione 2022/2023, intitolata “Sculture di pace”, venne inaugurata a poche settimane dallo scoppio del conflitto bellico alla presenza del vescovo di Kiev, monsignor Oleksandr Yazlovetskij; l’anno successivo fu la figura di San Francesco e il racconto della sua vita, veicolo di messaggi di pace, unità e accoglienza, che vide l’avvio di una collaborazione con la Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco dei Frati Minori Conventuali e l’invio di un messaggio a papa Francesco da parte dei ragazzi di Jesolo.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato il francobollo di Poste Italiane dedicato alla città di Jesolo in occasione del Santo Patrono: «Un patrono – ha commentato il Patriarca Francesco – impegnativo, basti pensare che Gesù disse che il Battista era “il più grande tra i nati di donna”».
Oggi per la festa del Patrono alle 17,30 si terrà il corteo acqueo e l’affidamento della città a Maria Regina Mundi. Seguirà alle 18,30 la Santa Messa Solenne presieduta da mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, concelebrata da mons. Gianni Fassina e dai preti jesolani o che hanno prestato servizio nella parrocchia.