Un forte invito da parte del Patriarca Francesco a pregare per la pace in tutte le comunità cristiane della Diocesi veneziana è giunto oggi, presso il Centro Pastorale di Zelarino, al termine del ritiro per il Clero che si è svolto, come ogni anno, nel giovedì che segue le Ceneri. A predicare il momento di spiritualità per i preti e i diaconi veneziani è stato il vescovo emerito di Vicenza mons. Beniamino Pizziol, che già ieri aveva proposto un analogo momento di ritiro ai seminaristi alla Salute.
«L’escalation di violenza e tensione a cui stiamo assistendo in Ucraina – ha voluto fortemente ribadire il Patriarca – ci preoccupa, inoltre ci sono troppi focolai nel mondo, troppe tensioni. Dobbiamo pregare insistentemente per la pace. Non ci possono essere solo alcuni che devono occuparsi della pace, deve essere impegno di tutti. La guerra lascia segni indelebili di odio, incancellabili. Chi torna dal fronte sarà una persona devastata per la vita. Preghiamo, ma non sia un “pro forma”. Abbiamo proposto una preghiera alla Vergine “Nicopeia” e una intenzione per le Preghiere dei Fedeli nella Messa. Non sia questo solo un “dire preghiere”. Domandiamo che questo dramma cessi. Invito tutti voi presbiteri a far pregare per la pace nelle vostre comunità, perché viviamo un momento drammatico».
Infatti martedì scorso la Diocesi aveva già diffuso una preghiera alla Madonna, venerata nella basilica di San Marco nella celebre icona che porta il titolo di “Nicopeia”, per ricordare l’anniversario del conflitto in Ucraina e continuare ad affidarsi per ottenere il dono, tanto sospirato, della pace. Questo gesto che il Patriarca Francesco lo propone a tutta la Diocesi e lo ha ribadito nell’incontro odierno. La preghiera è stata composta appositamente dallo stesso Patriarca. Il Coordinamento della Pastorale ha diffuso l’indicazione a tutti i presbiteri e ai diaconi di invitare le comunità cristiane, in questi giorni che aprono il tempo del rinnovamento quaresimale, a offrire questa e altre preghiere per la pace tra i popoli, in particolare in Ucraina.
«Santa Madre di Dio – così recita il testo della preghiera del Patriarca – a Te ci rivolgiamo con la speranza e, insieme, con le tante preoccupazioni che attraversano i nostri cuori, il mondo intero e soprattutto i popoli coinvolti e sconvolti, ormai da un anno, nell’assurda guerra che dilania il cuore dell’Europa e non accenna a fermarsi». Il Patriarca ha voluto sottolineare l’importanza della concordia tra tutti i popoli, nel rispetto delle reciproche identità: «Madre dei popoli, Tu conosci i cuori, le sofferenze, le inquietudini di tutti e la dura lotta fra il bene e il male, la luce e le tenebre, che scuote il mondo. Accogli il nostro grido e le nostre preghiere che implorano la fine di ogni atto di violenza, di guerra, di morte. Ti chiediamo di ottenere, da tuo Figlio, il dono della riconciliazione, del perdono, della pace». Il testo completo è disponibile sul sito del Patriarcato.
Insieme a questa preghiera, il Coordinamento della Pastorale aveva diffuso un testo per una intenzione da aggiungere alle Preghiere dei Fedeli durante le S. Messe dello scorso 22 marzo, Mercoledì delle Ceneri: «Ricorre in questi giorni il primo anno dall’inizio della guerra in Ucraina: dinanzi a innumerevoli stragi e inutili crudeltà, preghiamo con insistenza il Signore, per l’intercessione della Santissima Madre di Dio, affinché, al più presto, cessi questa immane tragedia. Lo Spirito Santo illumini i governanti e converta i cuori dei contendenti perché si intraprenda l’unica strada possibile, quella della pace, e coloro che sono nemici si aprano al dialogo e si dispongano a progetti di giustizia, pace, riconciliazione». Questa intenzione può essere ripetuta più volte nelle celebrazioni del Tempo di Quaresima.
E proprio per parlare di giustizia e pace il Patriarca Francesco prenderà parte ad un convegno internazionale a Venezia con una relazione sul rapporto tra giustizia, pace e verità. A promuovere l’evento l’associazione “Parlamento della Legalità Internazionale” insieme al Circolo Unificato dell’Esercito e alla Camera degli Avvocati della Riviera del Brenta e del mirese.
Si svolgerà domani, venerdì 24 febbraio, alle ore 17.30 presso il Circolo Unificato dell’Esercito a Venezia, in riva degli Schaivoni. Un appuntamento che vuole avere un respiro interreligioso: introdurrà il Comandante della Caserma “Cornoldi” colonnello Raffaele Barcone e con la partecipazione e l’intervento del Presidente del Tribunale di Venezia Salvatore Laganà, del presidente della Camera degli Avvocati della Riviera del Brenta e del Mirese Stefano Marrone, del Direttore dell’Ufficio centrale ispettivo del Ministero dell’Interno Renato Cortese, dell’Imam Mohamed A. Guerfi del direttivo delle Comunità Islamiche d’Italia, e di Salvatore Sardisco, coautore di “Svegliati e vola, per te l’impossibile non esiste”, un saggio che il Parlamento della Legalità ha dedicato ai giovani. Concluderà il presidente del “Parlamento della Legalità Internazionale” Nicolò Mannino. Durante l’evento sarà conferito il premio “Sulle ali della legalità”.
Marco Zane