«Le ricchezze di Jesolo? Siete voi. Voi e i vostri sacerdoti, le suore, le maestre delle scuole materne… Non le strutture, ma chi le rende vive». Questa osservazione risuona con forza nell’omelia pronunciata dal Patriarca Francesco domenica 21 mattina, durante la Messa presieduta nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice.
Con la liturgia si è conclusa la prima tappa della Visita pastorale, quella che ha avuto al centro la Collaborazione pastorale del Lido di Jesolo, formata dalle parrocchie di Santa Maria Ausiliatrice, Santi Liberale e Mauro e Sacro Cuore.
La riflessione del Patriarca, prendendo spunto dalle letture, si è concentrata sul significato del tempo: «Il tempo non si afferra: è grazia, cioè grazia del tempo presente. E il tempo è anche un dono di cui il Signore ci renderà conto».
E del tempo bisogna approfittare per convertirsi. E per annunciare: «Jesolo è bella – ha detto mons. Moraglia – e ha risorse. Ma ha bisogno di chi annuncia la bellezza del Vangelo».
In questo senso, la corresponsabilità crescente cui sono chiamati i laici nella comunità cristiana è bene diventi sempre più un punto di forza: «Il cenacolo è il futuro», ha concluso il Patriarca: «E Dio ci benedica, aiutandoci a portare gli uni i pesi degli altri».
(con la collaborazione di Patrizia Narder, Umberto Pavanetto e le foto di Francesco Bertin)