L’appuntamento è per sabato 5 novembre, alle ore 10.00 nella basilica cattedrale di S. Marco, quando il Patriarca Francesco presiederà la solenne celebrazione eucaristica durante la quale ci sarà l’ordinazione diaconale dei seminaristi Lorenzo Manzoni e Matteo Gabrieli del Patriarcato di Venezia (per conoscerli meglio si rinvia all’ampio servizio pubblicato sul numero del settimanale diocesano “Gente Veneta” in uscita in questi giorni) e di fr. Fabio Burla e fr. Luca Savoldelli dei frati Minori Cappuccini. Il diaconato è uno dei “gradi” del sacramento dell’ordine (gli altri sono il presbiterato e l’episcopato); ai diaconi, spiega il Catechismo della Chiesa cattolica, sono imposte le mani dal Vescovo «non per il sacerdozio, ma per il servizio» e così «partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo. Il sacramento dell’Ordine imprime in loro un sigillo (“carattere”) che nulla può cancellare e che li configura a Cristo, il quale si è fatto “diacono”, cioè servo di tutti». E il Concilio Vaticano II (“Lumen gentium”) ricorda che i diaconi – chiamati ad esprimere alcuni specifici impegni durante il rito di ordinazione – «sostenuti dalla grazia sacramentale, servono il popolo di Dio nel ministero della liturgia, della parola e della carità, in comunione con il Vescovo e il suo presbiterio».
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