L’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, insieme ai gruppi sposi della locale parrocchia, promuove per giovedì 28 marzo alle ore 20.45 nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista a Jesolo una veglia diocesana di preghiera per e con le famiglie ferite. «Con questa espressione – spiegano gli organizzatori – intendiamo le famiglie che vivono un momento, più o meno lungo, talora duraturo, di grande difficoltà, di sofferenza, di disagio. Sono famiglie provate da un grave lutto, o toccate dalla crisi economica perdurante nel nostro paese; famiglie che convivono con la difficile e talora drammatica maturazione dei loro figli o al cui interno la relazione di coppia ha perso il suo smalto originario, non ci si capisce più, non si riesce più a costruire ogni giorno quel “noi” che la vocazione matrimoniale comporta; coniugi che pensano seriamente a separare i loro percorsi esistenziali o che già con il divorzio ed un eventuale secondo matrimonio vivono un nuovo rapporto affettivo. In una famiglia normale, se un membro è ammalato o soffre di un disagio, tutta la famiglia gli si stringe attorno. Ora, se la parrocchia è “una famiglia di famiglie”, come a ragione la si definisce, come può non stringersi attorno e prendersi cura delle “famiglie ferite” presenti al suo interno? E allora stiamo assieme per pregare “con un cuor solo e un’anima sola”». Un’altra veglia diocesana di preghiera con e per le famiglie ferite si terrà poi venerdì 12 aprile, alle ore 20.45 in terraferma nella chiesa parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio a Carpenedo.