Sabato 2 aprile, presso il centro pastorale “Giovanni Urbani” di Zelarino, a partire dalle 9.30, si svolgerà l’assemblea presinodale diocesana. Sarà una tappa importante che preluderà alla elaborazione del testo definitivo della sintesi da inviare alla conferenza episcopale italiana. Un momento in cui laici e ministri ordinati potranno dialogare tra loro e raccogliere il lavoro condotto in questi mesi dall’équipe sinodale diocesana, che ha operato già una prima sintesi dell’opera di consultazione elaborata dalle collaborazioni pastorali, dai presbiteri, dai diaconi, dalle religiose
e dai religiosi e dalle aggregazioni laicali.
La Santa Sede aveva fatto pervenire le modalità per la redazione di questa sintesi: non deve essere un mero riassunto o un elenco di alcune proposizioni uscite dalle consultazioni.
«Scopo della sintesi – spiega don Federico Bertotto, responsabile diocesano del Cammino Sinodale – è raccogliere i frutti del processo sinodale in atto, in modo che siano comprensibili anche a
chi non vi ha partecipato. La sintesi infatti è in vista del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità del 2023. La sintesi diocesana deve rispondere ai punti o ai quesiti dell’interrogativo fondamentale, che ha guidato la fase della consultazione dei mesi scorsi nelle diverse comunità della diocesi».
In tal senso è utile riprendere il Vademecum sinodale diocesano nei numeri da 6 a 9: «Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: 1. Come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella nostra Chiesa particolare? 2. Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?». Il Vademecum aveva sottolineato che «ciò che deve guidare il nostro lavoro è la passione per riconoscere e attuare la volontà di Dio». A questo scopo, le comunità cristiane si sono interrogate, secondo uno stile testimoniale, sulle esperienze che rispondono all’interrogativo fondamentale, per poterle leggere in profondità e giungere a contemplare i frutti da condividere. «Ora dobbiamo giungere a questa condivisione dei frutti – chiosa don Bertotto – per crescere insieme».
L’assemblea pre-sinodale ha un doppio obiettivo: da un lato deve aiutarci a chiarire o integrare la bozza, in modo che sia il più possibile condivisa. L’assemblea dovrà perciò dare dei suggerimenti per migliorare, chiarire e integrare. In secondo luogo l’assemblea aiuterà ad individuare gli aspetti per continuare il cammino sinodale nella nostra diocesi, individuando i punti più significativi sul piano pastorale ed eventuali altre modalità volte a far proseguire uno stile “sinodale” nella nostra Chiesa. Come sarà strutturata la mattinata del 2 aprile? I membri di questa assemblea sono coloro che fanno già parte del Consiglio Presbiterale, del Consiglio Pastorale, del Consiglio dei Vicari e Provicari e dell’Équipe diocesana del Cammino Sinodale. Dopo la preghiera iniziale ed i saluti, avverrà la presentazione dei lavori di gruppo condivisi che serviranno appunto a favorire i suggerimenti integrativi. Seguirà poi una relazione sui lavori dei diversi gruppi e la conclusione.
Sarà presente il Patriarca Francesco. Per favorire il lavoro dei gruppi la bozza delle sintesi proposta dall’équipe è già stata presentata a coloro che sono membri di questa assemblea perché possano meditarla e maturare, in questi giorni, alcune osservazioni.
(Marco Zane – da Gente Veneta n. 13/2022)