Ancora pochi giorni: c’è tempo fino al 30 settembre per le iscrizioni al nuovo anno scolastico (il terzo con tale denominazione) della Scuola diocesana di Teologia San Marco Evangelista, la realtà sorta di recente – assumendo esperienze precedenti – con l’intento di approfondire la fede cristiana, di formare e qualificare sempre più gli operatori pastorali di parrocchie, collaborazioni, associazioni o organismi diocesani nonché di offrire una speciale occasione di riflessione e confronto per chi vuole approfondire la fede cristiana.
«Oggi più che mai – afferma il direttore don Valter Perini – non ci si può accontentare di una testimonianza qualsiasi, in una società sempre più secolarizzata e complessa anche sul piano religioso con la presenza massiccia in mezzo a noi di altre confessioni cristiane e di altre religioni. Per dialogare bisogna conoscere bene gli altri ma anche la propria fede; difficile, quindi, immaginare una testimonianza autentica senza che ci sia anche una specifica competenza culturale. Le nostre comunità, ad iniziare dai sacerdoti, devono avere più consapevolezza dell’importanza della cultura che va sentita come una necessità, un’esigenza profonda. È un ambito su cui dobbiamo crescere tutti di più».
Per questo, aggiunge, ogni parrocchia o collaborazione pastorale dovrebbe valutare come un investimento prezioso «il fatto che una o più persone si dedichino con serietà, per un certo periodo, allo studio e alla formazione per ritornare poi più attrezzate e preparate».
Cura personale e preparazione per un servizio da svolgere (ad esempio, l’essere catechista o animatore nel campo della liturgia o altro) costituiscono, infatti, la doppia e parallela finalità della Scuola che, continua don Valter, «risulta sempre frequentata da persone molto motivate. I numeri sono buoni, niente affatto male se consideriamo le proporzioni della Diocesi e la scelta di avere sedi diffuse sul territorio».
È in particolare la zona del Litorale quella che, sinora, si sta dimostrando più sensibile e reattiva nei confronti delle proposte formative della Scuola: nell’anno 2017/18 hanno frequentato, infatti, la sede di Eraclea ben 80 persone tra cui 30 studenti ordinari, ovvero coloro che hanno seguito l’intero programma e sostenuto tutte le verifiche previste nell’ambito del triennio in corso. A Zelarino, per l’area della terraferma, i frequentanti erano una sessantina (tra cui 25 studenti ordinari) mentre in Seminario patriarcale, per la zona di Venezia centro storico e isole, si è registrata la presenza di una trentina di studenti (per la metà ordinari).
La Scuola – attraverso corsi configurati su un ciclo triennale – propone, in modo organico e sistematico, i temi basilari di teologia fondamentale, cristologia, antropologia, ecclesiologia; l’insegnamento si svolge con taglio interdisciplinare, in prospettiva biblica, sistematica, morale e pastorale.
Qualificato ed anche variegato (sacerdoti, religiosi, fedeli laici con una significativa presenza di giovani e donne) il corpo docenti che si alterna nelle varie sedi. «Abbiamo voluto dare fiducia a parecchi docenti giovani, bravi e preparati. Abbiamo scommesso su di loro», spiega il direttore.
Naturalmente sarà possibile iscriversi sia all’intero percorso formativo che a singoli e specifici corsi. Per altre informazioni si può contattare la segreteria generale – tel. 041.270.24.62; email: scuolateologia@patriarcatovenezia.it -, aperta il martedì dalle ore 9.00 alle 12.00 e il giovedì dalle ore 14.00 alle 17.00. L’anno formativo della Scuola inizierà ufficialmente con due incontri, aperti a tutti e previsti giovedì 11 ottobre per le sedi di Venezia e Zelarino (in luogo e orario da definire) e poi martedì 23 ottobre nella sede di Eraclea.
Alessandro Polet