La storia di una tradizione millenaria narrata attraverso la scrittura della luce. Ultimi giorni per vedere la mostra fotografica “Nel cuore della voga” del fotografo Maurizio Rossi, allestita fino a martedì 27 novembre nello spazio espositivo della trattoria Da Bruno a Venezia (Castello 5731).
L’esposizione, visibile tutti i giorni dalle 11 alle 22, raccoglie una ventina di scatti in bianco e nero tutti dedicati all’antica tradizione della voga. La laguna e i volti di noti regatanti sono i protagonisti di questa rassegna, tra questi Magda Tagliapietra, Elisa Costantini e il campione del remo Rudy Vignotto, passando per la coppia “Lalo” e “Suste”, rispettivamente Graziano Seno e Giuseppe “Bepi” Rossi, quest’ultimo padre del fotografo.
In mostra però non compaiono solo i volti degli atleti ma anche del maestro d’ascia Agostino Amadi e del forcolaio Piero Dri. Nessuno meglio avrebbe potuto raccontare questo mondo fatto di fatica, storia e traguardi da raggiungere se non Maurizio Rossi, artista buranello classe ‘69 che, oltre ad essere riconosciuto ed apprezzato come fotografo, fin da ragazzo ha fatto della voga il suo sport, concludendo a livello agonistico “in bandiera” molte regate.
È così infatti che, attraverso le uscite in laguna, ha iniziato ad apprezzare i giochi di luce iniziando poi a riportarli nei suoi scatti fotografici, che dal 2015 realizza attraverso una costante e mirata ricerca artistica e un accurato studio delle inquadrature, sapientemente calibrate in base al significato attribuito a ciascuna opera. <Ho deciso di realizzare una mostra incentrata sulla voga non solo per dare voce a questo sport, ma più che altro per aiutare a dare un impulso positivo per tramandare questa tradizione veneziana che ha bisogno di essere raccontata e riscoperta> spiega il fotografo.
La mostra è accompagnata dalla presentazione del noto fotografo e scrittore Riccardo Roiter Rigoni, che di lui scrive: <Maurizio Rossi, per riuscire a raccogliere le immagini che ci presenta, ha lavorato parecchio in modo molto attento, con passione e professionalità, sapendo dosare con molto equilibrio le fasi di “racconto” a quelle di “ascolto”>.
Francesca Catalano