Una registrazione inedita, nell’esecuzione di Paola Talamini, organista della basilica della Salute e titolare dello storico organo “Francesco Dacci 1782-83”, che così presenta due nuovi cd.
Il primo, “Sinfonie per tastiera” di Giovanni Simone Mayr, registrato nella chiesa delle Zitelle, dove per la prima volta si è proceduto ad un’azione di questo tipo attraverso l’utilizzo dell’organo restaurato da Ipav; mentre il secondo, “Sinfonie veneziane” di autori vari, registrato proprio alla Salute. «Da sempre mi occupo di ricerca e riproposta dei materiali storici che trovo negli archivi», spiega Paola Talamini. «In modo particolare conosco bene quelli conservati alla Salute e nell’archivio diocesano, di provenienza varia e composita, grazie anche a lasciti e donazioni. E ripropongo la musica strumentale per tastiera, trascrivendola». Proprio come nel caso del suo ultimo progetto – quello dei due cd – che ha preso forma, il cui contenuto musicale non è totalmente sacro «ma s’inserisce nel tipo di proposta di utilizzo musicale dell’epoca: parliamo della seconda metà del ‘700 e primi decenni dell’‘800».
Musiche che in alcuni casi fanno parte di quel filone che troviamo anche nei fondi che appartenevano agli ospedali e agli istituti di assistenza gestiti da laici (come nel caso degli Incurabili o della Pietà). Materiale inedito, quello trascritto, registrato ed eseguito da Talamini nella proposta dei Vespri d’organo. «Si tratta di prime esecuzioni assolute», spiega infatti lei, ricordando come Mayr sia un compositore rilevante, che è vissuto e ha operato nella città d’acqua e di cui in Seminario è custodito un manoscritto autografo: «Brani inediti nel senso che io li sto riproponendo per la prima volta ed editando».
Un mondo tutto da scoprire, quello raccontato da Talamini, che ha vissuto un momento centrale il 1° aprile scorso, con il convegno dal titolo “La memoria & le memorie: esempi di valorizzazione del patrimonio musicale e artistico”, ospitato nell’auditorium del Seminario patriarcale, alla Salute. Sono intervenuti il rettore della basilica della Salute, don Fabrizio Favaro, il giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno, il direttore dell’archivio storico diocesano don Diego Sartorelli e il direttore della Scuola diocesana di Musica sacra per la liturgia, don Luca Biancafior. «Ora, presentati i nuovi cd, il tentativo sarà quello di riproporre il patrimonio artistico che la storia ci lascia, capendone il significato e interrogandoci sul suo senso nella fruizione moderna». (M.G.)