35 euro all’ora per fare gli infermieri in casa di riposo. È la proposta di lavoro che viene fatta dalla Regione a tutti gli infermieri veneti attualmente operativi negli ospedali per fare qualche ora nelle case di riposo.
È la risposta d’emergenza a un’esigenza che si va facendo pesante, se non drammatica: manca personale specializzato nelle Rsa. In questo periodo di così forte difficoltà, non trovando infermieri disponibili ad un’assunzione in una residenza per anziani, la Regione punta a tappare qualche buco chiedendo disponibilità ai propri dipendenti, a chi già opera negli ospedali, extra orario di lavoro.
Dal punto di vista pratico funziona così: la manifestazione di interesse viene pubblicata da ogni Ulss veneta; gli infermieri interessati rispondono ed entrano nelle liste del personale disponibile; insieme alle Ulss, infine, concordano in quale casa di ripsoo prestare servizio.
Non si è riusciti, invece, a mettere in campo lo stesso provvedimento per gli operatori socio-sanitari, i cosiddetti Oss. Un altro ambito, questo – sottolinea l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin – in cui la carenza è estrema: «Facciamo più corsi all’anno, ma vanno deserti o quasi. Non è un lavoro oggi appetibile: bisogna rilanciarlo come un fondamentale impiego di assistenza».