Quest’anno – rileva Francesco Lorenzon, presidente di Aido Venezia – il numero di donazioni di organi sta aumentando del 20% rispetto all’anno precedente, stabilendo un record. Non c’era mai stato infatti un aumento del genere e per la prima volta la curva di chi attende un trapianto è discendente in Veneto.
Non solo: da giugno scorso tutti i comuni della provincia di Venezia sono attrezzati a raccogliere la disponibilità dei cittadini alla donazione degli organi (scelta che si fa quando si va a rinnovare la carta d’identità). Mancava solo Cavarzere e ora ci sono tutti.
«E la percentuale dei sì alla donazione nei comuni del Veneto è davvero alta, ovvero quasi il 76%. Questo dato così elevato – spiega Lorenzon – è frutto intanto di un progresso culturale: il Veneto ha una rete di associazioni di volontariato ingente e ha una cultura della solidarietà molto elevata. Poi c’è un grande lavoro fatto da Aido, l’Associazione italiana donazone organi, in collaborazione con Asl, centro regionale trapianti e con i comuni. Sono state fatte delle buone campagne informative perché è importante che il cittadino sia informato quando va a dire sì o no alla donazione di organi».
Problemi quindi per adesso in Aido non ce ne sono se non, come accade ormai in tutti gli ambiti sanitari, di essere un po’ carente di personale. E come detto all’inizio le prospettive sono buone perché quest’anno c’è un marcato aumento delle donazioni effettive per quanto riguarda sia gli organi, sia i tessuti con conseguente aumento dei trapianti.
«Questo dato dà speranza che finalmente la curva della lista d’attesa – conclude Francesco Lorenzon – vada stabilmente a decrescere perché dal passato fino a oggi non abbiamo mai avuto la curva che tendeva all’ingiù».
Marco Monaco