Sono circa 36.500 le persone con disabilità occupate in Veneto presso oltre 22.000 aziende del territorio. Si tratta prevalentemente di adulti di età compresa tra i 30 e i 54 anni occupati con contratto a tempo indeterminato e assunti su chiamata nominativa da parte delle imprese.
È quanto emerge dal report “L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Veneto”, diffuso ogni anno dall’Osservatorio regionale Mercato del Lavoro di Veneto Lavoro e presentato oggi a Rovigo, con dati aggiornati al 2024, in occasione di “Abili al Lavoro. Conferenza permanente regionale sulle politiche per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità”.
Al 31 dicembre 2024, i lavoratori con disabilità occupati in regione sono precisamente 36.540, il 9% in più rispetto a un anno prima. Le concentrazioni più elevate si registrano nelle province di Padova (7.741, il 21% del totale) e Vicenza (7.102, 19%), seguite da Treviso (6.495), Verona (6.455), Venezia (5.696), Belluno (1.728) e Rovigo (1.323). La maggior parte degli occupati è assunta con contratto a tempo indeterminato (91%) e con la qualifica di impiegato (36%). Percentuali più elevate di assunti con contratto a tempo determinato (17%) o di apprendistato (12%) si registrano tra i giovani. Il 38% degli occupati totali ha un contratto part time, più diffuso nei comparti del turismo e del commercio. I settori di impiego più frequenti sono quelli dei servizi (54%), in particolare servizi alla persona, attività commerciali, ingrosso e logistica, mentre a Belluno, Treviso e Vicenza prevalgono gli occupati nei settori industriali, soprattutto metalmeccanico e made in italy.
La maggior parte degli occupati rilevati dall’analisi è impiegata presso aziende soggette agli obblighi di assunzione previsti dalla Legge 68/1999. Sulle oltre 22 mila aziende che hanno presentato il Prospetto informativo negli ultimi cinque anni, 12.700 risultano infatti soggette all’obbligo e, ai sensi della normativa vigente, contano 47.900 posizioni lavorative riservate alle persone con disabilità, la maggior parte delle quali già coperte. Al netto di convenzioni, esoneri e altri strumenti di assolvimento parziale degli obblighi di assunzione, la stima delle posizioni lavorative riservate ancora da coprire è di circa 11.000 posti di lavoro, di cui oltre 4.000 riguardano assunzioni già programmate in virtù di una convenzione di programma stipulata con i Centri per l’impiego.
In crescita i dati relativi alle Convenzioni art. 14, che consentono alle imprese di adempiere parzialmente agli obblighi di assunzione tramite il conferimento di commesse di lavoro a cooperative sociali di tipo B o imprese sociali del territorio, che, per svolgerle, assumono persone con disabilità. Al 31 dicembre 2024 risultano attive 311 convenzioni contro le 281 di un anno, con il coinvolgimento di 276 aziende, 93 cooperative sociali e 622 persone con disabilità (erano 560 un anno prima).
Le persone con disabilità in stato di disoccupazione e iscritte agli elenchi del collocamento mirato dei Centri per l’impiego sono complessivamente 24.200, ma quelle attualmente impegnate in una ricerca attiva di lavoro sono 7.300, pari a circa un terzo del totale. Quasi la metà dei disoccupati possiede un basso livello di istruzione e una disabilità di tipo fisico (53%) e psichico (35%). Gli ingressi in disoccupazione registrati nell’ultimo anno sono 5.800, un numero in lieve calo rispetto al biennio precedente (-2%).