Mensa-dormitorio Papa Francesco: a Marghera erogati 15mila pasti grazie all’8xmille

La mensa-dormitorio “Papa Francesco” a Marghera continua il suo servizio a sostegno delle marginalità presenti sul territorio veneziano.
Grazie ai fondi 8xmille messi a disposizione del Patriarcato di Venezia per le opere caritative, e le strutture necessarie a questi scopi, è stato possibile sostenere le spese vive e le utenze della struttura, con un impiego di 180 mila euro da agosto del 2023 ad oggi.
La mensa-dormitorio di Marghera è stata realizzata a compimento dell’Anno della Fede e dedicata a Papa Francesco ed è stata benedetta e inaugurata dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, il 5 febbraio del 2014.
Offre un servizio mensa a partire dalle ore 17, un dormitorio maschile e un servizio docce. È gestita dalla Caritas diocesana che si avvale della preziosa collaborazione dei volontari e dei gruppi del Vicariato di Marghera.
Attualmente, dal primo gennaio 2023 al 30 aprile 2024, su 22 posti disponibili sono state accolte 33 persone, alcune per periodi lunghi altri per tempi più brevi. In totale i servizi di pernottamento erogati sono stati 2.072.
La mensa, nel corso di tutto il 2023, ha erogato 15.711 pasti, di cui 4.045 sono stati consumati altrove in asporto per venire incontro alle esigenze degli assistiti. Mentre solo da gennaio, fino al trenta aprile 2024, sono state fornite 5.183 cene di cui 1.423 asporti. L’andamento, rispetto allo scorso anno, è regolare e forse con un lieve aumento.
La mensa-dormitorio vive anche della partecipazione di giovani e di associazioni che collaborano con gli operatori e con i volontari stabili, come ad esempio gli Scout, anche semplicemente per conoscere come viene curata l’accoglienza.
Non c’è un ospite tipo per cui la proposta del dormitorio deve essere diversificata, con una progettualità che deve venire incontro alle persone, puntando sulla possibilità di riscattarsi.
Per questo la Caritas diocesana, con i suoi operatori, cura un accompagnamento di concerto con la rete degli assistenti sociali e il centro di salute mentale.
Marco Zane