Legambiente Venezia ha depositato nei giorni scorsi in Comune una proposta, sottoscritta dalle associazioni Venice calls e Venice Tap Water, per rendere la Festa del Redentore sostenibile.
Legambiente ricorda che “per diverse settimane, a partire dal 30 gennaio scorso, il nostro territorio è stato dichiarato in stato di allerta rossa a causa dell’elevata concentrazione di polveri sottili (PM10 e PM2.5)” e cita i dati ufficiali della Agenzia europea per l’ambiente: “In Italia le concentrazioni eccessive di PM2.5 provocano più di 46.000 morti premature all’anno”. Inoltre, secondo il report “Mal’aria” di Legambiente, “nel 2023 la Città di Venezia si è classificata quarta tra le 11 città più inquinate d’Italia e sesta tra le 18 che non hanno rispettato il limite previsto per il Pm 10, registrando il superamento dei limiti di PM10 per ben 62 giorni consecutivi a fronte dei 35 consentiti”.
I fuochi d’artificio, si legge ancora nella proposta “rappresentano un contributo importante, ancorché episodico, al peggioramento dei livelli di qualità dell’aria. Essi, infatti, bruciando liberano miscele di sostanze chimiche, come i residui di perclorato, che costituiscono un contaminante ambientale inorganico persistente, fonte di innumerevoli problemi per la salute dell’uomo”. Inoltre “i fuochi d’artificio hanno un importante impatto negativo sugli animali domestici e sulla fauna selvatica, in particolare sugli uccelli1 ed è noto che la laguna di Venezia risulti tra i siti più rilevanti dal punto di vista ornitologico lungo le coste del Mediterraneo, rappresentando per l’Italia l’area importante per l’avifauna (IBA – Important Birds Area) di maggior estensione e con il maggior numero di specie di interesse comunitario da preservare”.
Da qui la proposta di “modificare la festa del Redentore scegliendo dei metodi alternativi ai fuochi d’artificio (utilizzando ad esempio i drone shows, qui uno spettacolo fatto a Dubai)”: “sarebbe un messaggio concreto della volontà di cambiare le cose, puntando sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sulla biodiversità che lo caratterizza attraverso una forma di divertimento innovativa, rivoluzionaria e coinvolgente. “Non abbiamo certo la presunzione che questo cambio di rotta risolva le criticità che riguardano la città di Venezia rispetto al tema dell’inquinamento atmosferico, pensiamo tuttavia che possa essere un piccolo grande passo nella giusta strada, che potrebbe rendere la città di Venezia un esempio di innovazione e sostenibilità ambientale per il nostro Paese e per il mondo intero”.