Si parla anche di un ricorso al Tar contro il Dpcm del Governo, che di fatto ha bloccato numerose attività economiche, a partire da ristoranti e bar, palestre e piscine…
Il presidente del Veneto Luca Zaia non conferma né smentisce, durante il consueto aggiornamento sulla situazione della pandemia in Veneto; ma sottolinea la sua contrarietà alla chiusura di tante attività. «Ho impressione che il Governo sia stat mal consigliato da tecnici e scienziati, che leggono la letteratura internazionale in cui ci sarà qualche caso di cluster sorto in una palestra o in un ristorante. Ma noi in Veneto abbiamo fatto molti controlli e non abbiamo mai individuato un focolaio sorto in una delle attività che adesso devono chiudere e che in questi mesi hanno rispettato tutte le procedure di sicurezza. Questo provvedimento del Governo per noi è una tragedia».
Sul fronte della prevenzione, poi, il Governatore del Veneto prevede che entro la settimana potrebbe esserci una novità: «Il ministro della Salute sta conducendo la trattativa con i rappresentanti dei medici di base; l’obiettivo è che siano loro a fare, non solo su base volontaria, i tamponi rapidi in tutti i casi in cui ci sia bisogno. Si riuscirebbe così a ridurre di molto la pressione sugli ospedali».
Attualmente, infatti, circa 600 dei 3150 medici di famiglia veneti hanno accettato di fare – gratuitamente – i test a chi ha sospetto di infezione o ai loro contatti stretti.