Nell’ultimo mese le persone ricoverate in ospedale a causa del Covid, in Veneto, si sono ridotte del 17%.
Il 22 dicembre scorso erano 3311 (tra reparti non critici e terapia intensiva), mentre oggi sono 2737. Si sono cioè ridotte di 574 unità.
È probabilmente il dato più confortante che viene proposto dall’odierno bollettino dell’Azienda Zero, confrontato con quello di un mese fa. Dice che la pandemia è in regresso, nella nostra regione. «Il che non significa “liberi tutti”», ammonisce il presidente della Regione, Luca Zaia. Però è un segnale che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta. «E dalla settimana prossima – aggiunge il Governatore – riprenderanno alcune attività ambulatoriali che erano state sospese quando gli ospedali erano sotto pressione e gli spazi erano occupati da tantissimi malati Covid».
Rispetto ad un mese fa c’è anche un altro rilevante cambiamento: si sono dimezzate le persone attualmente positive (positive al virus, cioè, nel giorno del bollettino): oggi sono 49.850, mentre il 22 dicembre erano più di 100mila (per la precisione 102.740).
La constatazione invece decisamente triste riguarda i morti: nell’ultimo mese sono stati 2710, una media di circa 90 ogni giorno. Complessivamente oggi sono 8439. E a sottolineare come il numero dei defunti per la pandemia sia stato molto pesante, in questo intervallo di tempo, basterà dire che un terzo di tutte le persone mancate in Veneto, dal 22 febbraio scorso, si sono concentrate nell’ultimo mese. (G.M.)