Cala il consumo a rischio di alcol nel territorio di competenza dell’Ulss 3 Serenissima. Lo rilevano i dati del “Passi”, il sistema di sorveglianza sugli stili di vita, relativamente al 2021.
Una buona notizia, specie dopo i valori elevatissimi legati all’inizio della pandemia, nel 2020.
Il dato è stato reso noto durante l’”Alcohol Prevention Day 2023″, organizzato giovedì 4 all’Angelo di Mestre dal Dipartimento Dipendenze con la Rete Alcologica Territoriale dell’Ulss 3 Serenissima a conclusione del mese della Prevenzione Alcologica.
Nel Veneziano viene mantenuto, nelle età dai 18 anni ai 69 anni, un trend al maschile, in maggioranza nelle fasce di età giovanile, 18-24 anni. I consumatori hanno una scolarità elevata, senza evidenza significativa di problematiche sociali o economiche.
“L’Alcohol Prevention Day – spiega la dottoressa Laura Suardi, medico responsabile dell’UOS SerD Mirano-Dolo e responsabile scientifico dell’evento – ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare sull’alcol, uno dei principali fattori di rischio per la salute del tutto prevedibile e prevenibile. È noto infatti che l’alcol, come il fumo, la scorretta alimentazione e la scarsa attività motoria, è alla base dello sviluppo di malattie cronico-degenerative. Le malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, problemi di salute mentale, disturbi muscolo scheletrici sono responsabili per quasi il 70% delle morti. Il consumo di bevande alcoliche – aggiunge la dottoressa Suardi – viene spesso percepito come una normale e sana consuetudine, e i problemi legati al bere non sono debitamente percepiti e/o sottovalutati”.
In generale, il consumo dannoso e rischioso di alcol rappresenta un importante problema di sanità pubblica, responsabile in Europa di circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità.
In Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 ultra sessantacinquenni sono individui da considerare a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate.
I dati Istat riferiti all’anno 2021 confermano la tendenza degli ultimi anni dell’aumento dei consumi di bevande alcoliche fuori dai pasti. Si è registrato negli ultimi dieci anni un progressivo incremento della quota di donne consumatrici.
Il consumo di bevande alcoliche tra i giovani permane una criticità, i comportamenti a rischio sul consumo di alcol nella popolazione giovanile sono particolarmente diffusi nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e nella fascia di età dei minorenni, con grave rilevanza del fenomeno già a partire da 12-13 anni. Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche tra i giovani il binge drinking, consumo di 5 o più unità alcoliche in breve tempo, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata.
I dati in controtendenza rilevati nel Veneziano fanno però ben sperare.