Se Maometto non va alla montagna è la montagna che va a Maometto. Le donazioni di sangue in crisi hanno portato negli ultimi anni a nuovi metodi per mantenere i donatori o per intercettarne di nuovi. E ora si va anche nelle imprese per sensibilizzarle e informarle ulteriormente, grazie al progetto “Io valgo”, lanciato da Avis regionale del Veneto assieme alla regione Veneto e presentato oggi alla presenza di molteplici rappresentanti istituzionali, tra cui l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e il presidente di Avis regionale Giorgio Brunello.
Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto con 67mila euro su un totale di 87mila del valore totale del bando, e che ha visto siglare una convenzione tra Avis regionale e Confservizi del Veneto, prevede una sensibilizzazione alla donazione del sangue del mondo delle imprese con una serie di incontri gratuiti per i dipendenti e imprenditori con educatori formati.
<Ma anche verso le partite Iva e gli artigiani – aggiunge il presidente regionale di Avis, Brunello – motivo per il quale abbiamo coinvolto anche la Confartigianato Imprese Veneto>. E motivo per il quale alla conferenza stampa era presente anche un rappresentante di Actv come il presidente della società, Luca Scalabrin, a testimoniare che, seppur con le difficoltà del caso per gestire le turnistiche di un servizio pubblico che non può essere interrotto o sospeso, organizzandosi è possibile garantire i permessi per le donazioni con le necessità aziendali.
Il progetto “Io valgo” servirà anche, più in generale, ad informare circa i corretti stili di vita e la salute, coinvolgendo i medici del lavoro aziendali.
Marco Monaco