«La famiglia deve essere riportata al centro dell’attenzione politica, economica, fiscale e sociale». È in primo luogo un invito alla politica e alla cultura quello che il Patriarca fa durante l’incontro con i genitori dei bambini e dei ragazzi dell’iniziazione cristiana.
Incontro tenutosi nel pomeriggio di sabato 13 gennaio, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, durante la seconda giornata della Visita pastorale alla Collaborazione di Jesolo Lido.
«L’impegno che i genitori mettono nel crescere e formare le generazioni del futuro – sottolinea mons. Moraglia – dovrebbe meritare di più. A maggior ragione di fronte all’impegno che i genitori vi dedicano».
Sono tante, evidentemente, le ragioni del rilievo e della responsabilità di mamme e papà nei confronti della prole. Ma se fosse anche solo da ricordarne una, banale e basilare insieme, è questa: «I bambini avranno davanti a loro, negli anni, molti formatori ed educatori, ma solo una mamma ed un papà. Voi siete unici per loro».
Un’unicità che ha delle conseguenze e produce responsabilità: «Se non dite una cosa o mancate – sono sempre parole dell’intervento del Patriarca – non ci sarà qualcun altro che potrà sostituirvi».
D’altro canto, è parola del Vangelo quella che rimarca l’importanza dei bambini. Il vescovo di Venezia, rivolto ai genitori presenti in Santa Maria Ausiliatrice, lo ricorda: «Nel Vangelo i discepoli vorrebbero che i più piccoli non infastidissero il Maestro. Lui invece replica: “Lasciate che vengano a me”. Molti probabilmente anche oggi pensano che i bambini siano importanti, ma è necessario concretizzare questo pensiero».
Concretizzare questo pensiero significa anche impegnarsi nel comunicare la fede ai propri figli. Un impegno fondamentale che, per tante ragioni, deve andare oltre anche le eventuali debolezze e domande inevase di mamme e papà: «Non si trasmette la fede solo perché si è certi, perché la fede è in sé un cammino fragile».
Ma una convinzione – rileva il Patriarca invitando i genitori a soffermarsi su questo pensiero – diventi sempre più chiara: «La fede non è “speriamo di cavarcela”, ma è qualcosa che, se appartiene alla nostra vita, ci permette di essere più papà e più mamme. Cioè più Uomini».
(con la collaborazione e le foto di Pierpaolo Biral)