«Convinti che le descrizioni ipercritiche che raccontano soltanto di problemi e di degrado di Venezia siano riduttive – oltre che spesso miopi e ingiuste nei confronti della città e dei suoi abitanti – un gruppo di esercenti e residenti nella zona di Dorsoduro ovest ha sentito il bisogno di mostrare il volto pulito e vero della città».
Così i 58 primi aderenti (nella foto di apertura) motivano la nascita dell’associazione Do.Ve, che viene presentata pubblicamente nella mattinata di venerdì 15.
«L’associazione DO.VE nasce per raccontare che a Venezia esistono ancora luoghi in grado di esprimere cultura, arte, musica, artigianato di qualità ed un’accoglienza all’insegna della cortesia e del decoro. Ad oggi gli associati sono appunto 58, quasi tutti titolari di attività e alcuni residenti nella zona di Dorsoduro più svincolata dai percorsi turistico-museali, quella più vitale legata alle università e ai giovani, quella che va da San Barnaba a Santa Margherita, da Ca’ Foscari ai Frari, da San Sebastiano a San Basilio e a Santa Marta».
L’idea per il prossimo futuro – spiegano all’associazione – è di creare eventi aperti alla città, utilizzando gli spazi disponibili per ospitare giovani talenti, promuovendo le arti e creando una rete di connessioni virtuose fra attività mosse dallo stesso spirito.
In questo modo, sostiene Do.Ve sarà possibile deviare i flussi turistici dai percorsi da “bollino rosso”, conducendo i visitatori anche nelle zone più vere e vissute della città, mitigando al contempo la congestione dei percorsi più consueti.