«Nella nostra vita dobbiamo avere coscienza chiara delle zone di grigio per essere capaci di dire “sì sì, no no”»: è l’invito del Patriarca, sottolineato durante l’omelia della Messa celebrata nella mattinata di domenica 11 marzo nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Passarella.
Messa che ha concluso il primo fine settimana di Visita pastorale alla Collaborazione di Jesolo Paese – Cortellazzo. A concelebrare il parroco della comunità, don Giovanni Volpato, e don Gianni Fassina, moderatore della Collaborazione.
L’omelia del Patriarca Francesco si è incentrata sulla contrapposizione luce e tenebre. L’uomo, ha precisato, è sacro perché immagine di Dio. Ma l’uomo è anche libero e la sua libertà la deve esercitare attingendo alla luce.
«Non possiamo trovare Dio – ha rimarcato mons. Moraglia – percorrendo la via delle tenebre ma invece quella della luce. La Quaresima è il tempo nel quale dobbiamo saper scegliere la via della Verità. Bisogna riscoprire in modo chiaro la luce del Battesimo non avendo paura delle ferite, ma avendo invece fiducia nel Signore perché è Lui che ci salva».
Durante la liturgia i ragazzini di prima elementare, che iniziano ora il loro percorso di catechismo e di formazione cristiana, hanno portato al Patriarca un grande cartellone, intitolato “Il veliero della speranza”. Un modo per dire che intendono lasciarsi condurre da Gesù, sulla barca del Suo Vangelo. Nel cartellone tutti i nomi dei bambini.
(con la collaborazione di Mirella Pasqual)