«Siete importanti: le cose che vengono fatte da voi non possono essere fatte da altri». Il Patriarca Francesco si è rivolto così, questa mattina, ai genitori riuniti – insieme ai ragazzi dell’iniziazione cristiana – nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, a Jesolo Paese. Proprio il Vescovo di Venezia, infatti, ha voluto porre l’accento sul valore del ruolo dei genitori in ambito parrocchiale. «Senza i genitori – commenta – la parrocchia non può fare molto, anche se ce la mette tutta. Papà e mamma devono mettersi in gioco e dire ai loro figli che Gesù per loro è importante». E il suo invito è stato inoltre quello di non dare mai per scontato la propria fede. È necessario curarla nel quotidiano, prendendosi carico del proprio rapporto col Signore.
«È importante capire – spiega ai ragazzi dell’iniziazione cristiana – che non si chiude la giornata senza aver “telefonato al Signore”. E il genitore deve accompagnare il bambino in questo, affinché racconti, dica qualcosa a Gesù». Il Patriarca si è soffermato anche sulla pericolosità dei giudizi con i quali tendiamo ad etichettare gli altri. «Guai se come genitori non siamo dei limpidi testimoni del bene contro il male. Però il Signore non vuole assolutamente che noi diciamo “quella persona è cattiva”. Molte volte, rimaniamo male quando ci rubano qualcosa, quando entrano in casa o ci scassinano la macchina; e molte volte saremmo portati a giudicare a partire da quello che noi sappiamo. Ma forse chi è entrato in casa tua e ti ha ferito, è stato educato da bambino a farlo», commenta, sottolineando come il male sia male e, in quanto tale, lo si debba dire con tutte le nostre forze; ma è altrettanto necessario cercare di non condannare a priori.
Marta Gasparon